Il Citrus Bowl di Orlando ospita un’edizione molto bella di Wrestlemania. L’edizione che vede The Undertaker tornare a vincere nel main event dello ‘Showcase of Immortals’ dopo 11 anni e che segna l’addio ufficiale al ring di una leggenda come Ric Flair. In questa edizione si verifica anche la presenza spot del celebre pugile Floyd Mayweather, che nel match che precede il main event, batte Big Show.
RISULTATI PRE-SHOW
- Battle Royal: Kane vince e diventa #1 contender per il ECW Championship
RISULTATI
- Belfast Brawl match: JBL batte Finlay
- Money in the Bank Ladder match: CM Punk batte Shelton Benjamin, Chris Jericho, Carlito, MVP, Mr Kennedy e John Morrison e conquista la title shot per il WWE Championship o per il World Heavyweight Championship da sfruttare entro un anno
- Batista batte Umaga
- Kane batte Chavo Guerrero (c) e diventa ECW Champion
- Ric Flair’s Career Threatening match: Shawn Michaels batte Ric Flair e Ric Flair è costretto a ritirarsi
- Playboy BunnyMania Lumberjill match: Beth Phoenix & Melina battono Maria & Ashley
- Triple Treath match: Randy Orton (c) batte John Cena e Triple H e rimane WWE Champion
- No Disqualification match: Floyd Mayweather batte Big Show
- The Undertaker batte Edge (c) e diventa World Heavyweight Champion
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Dopo l’avvio selvaggio con il rissone tra JBL e Finlay, va in scena l’ormai classico Money in the Bank Ladder match. Incontro avvincente, anche perché ricco di atleti che fanno dell’agilità il loro marchio di fabbrica: Shelton Benjamin, Chris Jericho, John Morrison e CM Punk su tutti. Avrebbe dovuto esserci anche Matt Hardy, ma una sospensione per violazione del Wellness Program lo esclude dal match, lasciando che la contesa sia a sette invece che a otto. Match molto combattuto, dove alla fine è CM Punk a imporsi, conquistando la ‘briefcase’.
Tra i match che seguono si segnala la bella affermazione di Batista su Umaga e quella di Kane, che dopo esser diventato sfidante ufficiale al titolo ECW vincendo la battle royal nel pre-show, conquista il titolo battendo Chavo Guerrero. Tra le superstar presenti come dimenticare il rapper Snoop Dog, che bacia Maria prima del suo Playboy Lumberjill match, e Kim Kardashian, special host dell’evento.
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Ma il vero pezzo forte arriva dopo. Uno dei match più belli della serata è senza dubbio quello tra Shawn Michaels e Ric Flair in un Career Threathening match: in caso di sconfitta, Ric Flair dovrà abbandonare il wrestling. Il tutto parte quando a novembre dell’anno precedente, dopo un periodo di assenza, il ‘Nature Boy’ fa ritorno in WWE e dichiara che non lascerà mai il wrestling. Ma Vince McMahon non è d’accordo e già in quella serata a Raw sancisce un match tra Flair e Randy Orton, dove in caso di sconfitta Ric avrebbe dovuto ritirarsi. Ma Flair vince e da qui in poi vince una serie di match dove viene costantemente messa in palio la sua carriera. Come se stesse vivendo una nuova giovinezza, il ‘Nature Boy’ batte gente come Triple H, Umaga e perfino lo stesso Vince McMahon. Viene anche nominato hall of famer. Ma McMahon cala l’asso: per Wrestlemania decide di mettergli contro nientemeno che Shawn Michaels, che sembra riluttante, ma alla fine accetta e pur rispettando Ric Flair, promette di batterlo. Il match è molto tecnico, con manovre importanti da una parte e dall’altra. Flair dimostra di averne ancora, nonostante abbia dato già tantissimo nella sua leggendaria carriera. Michaels lotta bene, ma sembra sul punto di cedere quando finisce vittima della Figure Four Leglock, dopo che aveva esitato a realizzare la Sweet Chin Music. Segue una buona fase di Michaels, che culmina con una Sweet Chin Music, alla quale però Flair resiste. ‘The Nature Boy’, più tardi imprigiona ancora HBK nella Figure Four Leglock, ma non basta ancora per vincere. I due stremati si scambiano colpi al centro del ring ed è qui che Michaels rifila una nuova Sweet Chin Musici a Flair. HBK va all’angolo per rifilargliene un’altra, ma si commuove nel vedere un esamine Ric Flair alzarsi barcollando, invitandolo ancora a colpire. Leggendaria la risposta di Shawn Michaels, che prima dice ‘I’m sorry, I love you’ (Scusami, ti amo, ndr) e poi connette con un’altra Sweet Chin Music, quella decisiva. La carriera di Ric Flair finisce qui e a fine match tra lacrime e applausi è tripudio generale.
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Il match per il WWE Championship è un Triple Treath match tra tre supernomi della WWE: Randy Orton, Triple H e John Cena. Randy Orton detiene il titolo da settembre 2007 e precisamente da No Mercy, dove nella stessa sera ha prima perso e poi riconquistato il titolo contro Triple H. John Cena ha vinto la Royal Rumble, sorprendendo il mondo intero entrando a sorpresa quando nessuno si aspettava che rientrasse dall’infortunio alla spalla che l’anno prima l’aveva costretto a lasciare vacante il titolo WWE. Ma la voglia di tornare campione del bostoniano è talmente tanta che sfrutta la sua title shot già a No Way Out. Ma contro Orton vince solo per squalifica e il titolo rimane a Randy. Nella stessa sera, intanto, Triple H vince l’Elimination Chamber e diventa sfidante ufficiale al titolo WWE per Wrestlemania. Ma Cena non ci sta e reclama una seconda chance visto che il suo match contro Orton ha avuto un finale controverso; la chance gli viene concessa la sera dopo a Raw, a patto che batta Randy Orton in un match non titolato con Triple H arbitro speciale. Cena lo fa e il match titolato di Wrestlemania diventa una sfida a tre. Sfida che va in scena come match che precede il main event. John entra introdotto da una banda che esegue la sua theme song. Incontro buono, dove è la confusione a farla da padrona. Orton e Triple H si salvano a vicenda quando vengono imprigionati da Cena nella STF. A vincere, alla fine, è Randy Orton con una furbata. Triple H connette col Pedegree su Cena e va per lo schienamento, che viene interrotto da un Punt Kick di Orton. A quel punto è il campione a realizzare il pin vincente. Il ‘Legend Killer’ conserva la cintura.
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Momento di grande intrattenimento, che precede il main event, è il match in cui Big Show (dopo aver sfidato la stella del sumo Akebono due anni prima, ndr) se la vede con il celebre e imbattuto pugile Floyd Mayweather. Il feud parte quando a No Way Out, Big Show torna dopo una lunga assenza e lo fa per attaccare il piccolo Rey Mysterio, appena sconfitto da Edge in un match per il titolo mondiale. Mysterio viene salvato dall’intervento a sorpresa di Mayweather, che esce dai panni dello spettatore e interviene in soccorso di Rey. Big Show esce ferito dall’attacco e lancia la sfida a Floyd, che accetta. La sfida diventa poi un No Disqualification match. L’incontro si rivela una divertente esibizione, dove Floyd veste benissimo i panni del wrestler e non disdegna l’uso di sedie e altre armi per vincere e vendicare le aggressioni di Show, che durante il match attacca più volte il team di ‘Money Mayweather’. La vittoria va proprio al pugile.
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Il main event mette in palio il titolo mondiale pesi massimi. Si sfidano il campione, Edge, campione da Armageddon 2007 (dicembre, ndr) e l’imbattuto di questo ppv, The Undertaker. La faida inizia alle Survivor Series, quando Edge si traveste da cameraman e causa la sconfitta di The Undertaker nell’Hell in a Cell match contro l’allora campione mondiale Batista. Un mese dopo Edge riesce a far suo il titolo in un match a tre contro Batista e Taker. Questi ultimi sono proiettati verso la riconquista del titolo e a No Way Out sono gli assoluti protagonisti dell’Elimination Chamber che dovrà decretare lo sfidante ufficiale. Eliminando per ultimo proprio Batista, Undertaker vince la Chamber e conquista la title shot per sfidare Edge. La faida va avanti tra attacchi e agguati reciproci e sfocia nella resa dei conti per il titolo. Gli spot di questo main event sono diversi: i ribaltamenti di mosse del tecnico Edge e il volo dalle corde di The Undertaker. Il canadese resiste sia alla Chokeslam che alla Last Ride Powerbomb e continua a combattere streanuamente contro The Undertaker. Il colpo di scena quando, con l’arbitro ko, Edge ruba una telecamera e colpisce Undertaker con la stessa; l’abitro si riprende, effettua il conteggio, ma nulla da fare. L’arbitro finisce ancora ko e a nulla serve la Tombstone Piledriver che Undertaker rifila a Edge; quando rinviene un nuovo direttore di gara il conteggio si ferma a 2. A distrarre lo sfidante intervengono gli scagnozzi del campione, gli Edgheads, sbattuti fuori facilmente, ma che permettono al canadese di connettere con la Spear. Undertaker però resiste. La ‘Rated R Superstar’ sente, però, la vittoria vicina e si prepara per una nuova Spear, che va a segno. Va per lo schienamento, ma dal nulla The Undertaker imprigiona Edge nella Hell’s Gate; il canadese cede. Nello stupore generale vince The Undertaker, nuovo campione mondiale pesi massimi. Il ‘Phenom’ a Wrestlemania è ancora imbattuto. La sua ‘streak’ va sul 16-0.