Come per la prima e per la decima edizione, anche la ventesima si disputa nel fantastico scenario del Madison Square Garden di New York. E’ l’evento che consacra due grandissimi campioni di tecnica come Eddie Guerrero e Chris Benoit. Ma è un’edizione clamorosamente bella, contrassegnata anche dagli esordi di alcune stelle che segneranno il futuro della compagnia: John Cena, Batista, Randy Orton, tanto per citarne alcune.
RISULTATI
- John Cena batte Big Show (c) e diventa WWE United States Champion
- Fatal Four Way Tag Team match: Booker T/Rob Van Dam (c) battono Garrison Cade/Mark Jindrak, The Dudley Boyz [Bubba Ray Dudley/D-Von Dudley] e La Resistance [Robert Conway/René Dupree]
- Christian batte Chris Jericho
- 3 on 2 Handicap match: Evolution [Ric Flair/Randy Orton/Batista] battono The Rock ‘n’ Sock Connection [The Rock/Mick Foley]
- Playboy Evening Gown match: Torrie Wilson/Sable battono Stacy Kiebler/Miss Jackie
- Cruiserweight Open: Chavo Guerrero (c) batte Akio, Billy Kidman, Funaki, Jamie Noble, Nunzio, Rey Mysterio, Shannon Moore, Tajiri e Ultimo Dragon e rimane WWE Cruiserweight Champion
- Goldberg batte Brock Lesnar [Stone Cold Steve Austin special referee]
- Fatal Four Way Tag Team match: Rikishi/Scotty 2 Hotty (c) battono The World’s Greatest Team [Charlie Haas/Shelton Benjamin], The Basham Brothers [Doug Basham/Danny Basham] e The APA [Bradshaw/Faarooq] e rimangono WWE Tag Team Champions
- Hair v Title match: Victoria (c) batte Molly Holly e rimane WWE Women’s Champion e Molly Holly è costretta a tagliarsi i capelli
- Eddie Guerrero (c) batte Kurt Angle e rimane WWE Champion
- The Undertaker batte Kane
- Triple Treath match: Chris Benoit batte Triple H (c) e Shawn Michaels e diventa World Heavyweight Champion
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L’apertura di Wrestlemania è dedicata al titolo statunitense (vecchio titolo di seconda fascia della WCW, reintrodotto ed equiparato per valore al titolo intercontinentale, ndr). Da tempo si sta affermando nella compagnia un giovane rapper. Si tratta di John Cena, che col suo personaggio diventa in poco tempo terribilmente popolare tra i fan. Il ‘Doctor of Thunganomics’ punta dritto a Wrestlemania e sfida il campione, Big Show, per il titolo statunitense. Match complicato, vista la stazza enorme del rivale, ma John riesce a imporsi e a prendersi titolo e palcoscenico di Wrestlemania. Sarà la prima di una lunga serie di momenti in cui Cena si imporrà allo ‘Showcase of Immortals’ in carriera.
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Oltre a quello di Cena, in questa edizione vediamo anche altri esordi che si incrociano con grandi ritorni. Ormai da diversi mesi si sta imponendo una stable capeggiata dal campione mondiale pesi massimi, Triple H. Si tratta dell’Evolution, di cui fanno parte anche il veterano Ric Flair e le due giovani promesse Randy Orton e Batista. Addirittura a un certo punto i quattro arrivano a detenere tutti i titoli del roster di Raw, quando Triple H è campione mondiale, Randy Orton campione intercontinentale e la coppia Flair-Batista campioni mondiali di coppia. In questo periodo inizia un feud tra il campione intercontinentale, Randy Orton, e la leggenda Mick Foley. Mick non lotta più, essendosi ritirato, e perciò non cede alle provocazioni di Randy, che pure gli dà un’opportunità per sfidarlo. La situazione viene risolta quando il general manager, Stone Cold Steve Austin, impone a Mick Foley di prendere parte alla Royal Rumble, dove la leggenda dell’hardcore inizia una rissa proprio con Orton e i due si eliminano a vicenda, con Foley che pone fine all’ottima prestazione di Orton. Il feud prosegue con Orton che conta sull’aiuto dell’Evolution e Foley che si riunisce con The Rock, che torna dagli impegni cinematografici, in tempo per Wrestlemania. Per lo ‘Showcase of Immortals’ viene indetto un handicap match: da una parte l’Evolution quasi al completo con Ric Flair, Batista e Randy Orton (manca Triple H, impegnato nel main event) e dall’altra la riunita Rock ‘n’ Sock Connection di Mick Foley e The Rock. Match dove nonostante la buona prova di Foley e Rock, a vincere è l’Evolution.
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Altro match molto atteso, anche se si rivelerà una delusione, è quello tra le due macchine da guerra, Brock Lesnar e Goldberg. Brock Lesnar nel 2003 è assoluto protagonista: dopo aver vinto il titolo WWE a Wrestlemania, lo perde, ma lo riconquista dopo un grandissimo feud ancora contro Kurt Angle, e stavolta nessuno sembra poterlo fermare. Goldberg, icona della WCW con la sua ‘streak’ di 173 vittorie consecutive tra il 1997 e il 1998, approda per la prima volta in WWE. In poco tempo ingaggia un feud con Triple H e la Evolution, riuscendo anche a diventare per qualche mese campione mondiale pesi massimi. Anche se in roster diversi sembra ormai inevitabile uno scontro tra le due macchine da guerra. Il primo colpo lo batte Lesnar, che interferisce nella Royal Rumble, dove Goldberg sta dominando, realizzando una F5 su ‘Da Man’ e causandone l’eliminazione. La risposta di Goldberg arriva a No Way Out, dove con una sua Spear su ‘The Beast’, spiana la strada alla vittoria di Eddie Guerrero, con Lesnar che perde il titolo WWE. La resa dei conti tra i due viene fissata per Wrestlemania. Ma sono questi i primi anni in cui sul web iniziano a circolare rumors, spoiler e altro. Ai fan non sfugge che sia Brock che Goldberg, per capricci contrattuali, non sono intenzionati a proseguire il rapporto con la WWE. Così iniziano a boicottare il feud. La compagnia si gioca la carta Stone Cold Steve Austin, nominandolo arbitro speciale del match. Ma l’incontro si rivela deludente e fischiatissimo dai fan. A vincere è Goldberg, ma passa quasi in secondo piano. Gli unici applausi se li prende Austin quando realizza la Stunner su entrambi.
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Il titolo WWE, appartenente a SmackDown, viene messo in palio nel terzultimo match della serata. Il ppv appena precedente, No Way Out, ha decretato questo incontro. Prima Kurt Angle, battendo John Cena e Big Show in un Triple Treath match, ha vinto il match per definire lo sfidante ufficiale, visto che il vincitore della Rumble ha optato per l’altro titolo principale. Poi Eddie Guerrero ha posto fine al lungo regno da campione di Brock Lesnar, grazie all’intervento esterno decisivo di Goldberg, diventando campione. La sfida si carica nel corso delle settimane con alcuni vili attacchi alle spalle di Eddie da parte di Angle. Si arriva così all’incontro dello ‘Showcase of Immortals’. La sfida è molto bella visto che Eddie Guerrero e Kurt Angle da anni si distinguono come due tra i wrestler più tecnici della federazione. Alla fine ha la meglio Eddie Guerrero, grazie a una furbata. Kurt sta sottomettendo il messicano nella Ankle Lock, ma Guerrero si era slacciato lo stivale e riesce a sfilarsi. L’eroe olimpico rimane con lo stivale in mano e mentre ancora realizza, viene sorpreso con un Roll-Up. Eddie Guerrero riesce a conservare il titolo WWE.
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A cavallo dei due match titolati c’è il solito spot per la ‘streak’ di The Undertaker. Alle Survivor Series del 2003, Kane ha voltato le spalle al fratello, interferendo in un Buried Alive match tra Taker e Mr McMahon e seppellendo vivo l’American Badass. Ma nei mesi appena precedenti l’evento, compresa la Royal Rumble, Kane viene sopraffatto e impaurito da voci e improvvisi angle dove risuona la musica vecchia di Undertaker, versione ‘Deadman’. In uno degli ultimi video si fa riferimento a Wrestlemania e la ‘Big Red Machine’ capisce che sarà lì che il fratello forse si paleserà e dovrà sfidarlo. Kane non crede ai suoi occhi, ma intanto si arriva a Wrestlemania XX. Sullo stage riappare The Undertaker, il cui ingresso è preceduto prima da quello del vecchio e storico manager, Paul Bearer, e poi da quello di druidi con fiaccole infuocate. Quindi ecco tornare Undertaker, col suo vecchio look di becchino. Torna la tenebra e l’oscurità. La furia di The Undertaker si abbatte su Kane, come nel 1998, e la ‘streak’ prosegue. Con questa sono 12 vittorie in 12 match per Taker a Wrestlemania.
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Il main event è un Triple Treath match con in palio il titolo principale del roster di Raw, il titolo mondiale pesi massimi. Il campione è Triple H, che detiene il titolo da dicembre del 2003 (dopo un match a tre con Kane e Goldberg). Alla Royal Rumble, ‘The Game’ ha sì mantenuto la cintura, ma non dopo una vittoria, bensì dopo un pareggio in un Last Man Standing match sensazionale contro Shawn Michaels. HBK afferma di avere tutto il diritto di avere un’altra chance per il titolo mondiale e la ottiene. Ma non hanno fatto i conti con una cosa: la Royal Rumble è stata vinta da Chris Benoit, che da numero 1 è riuscito a vincere la rissa. Il ‘Canadian Crippler’ fa la sua scelta e opta per il titolo mondiale pesi massimi, cambiando roster. Inizia un feud a tre molto intenso, che culmina nel match a tre di Wrestlemania, nel main event. Incontro molto emozionante, dove si vede tutta la voglia di vincere di Benoit. L’atleta canadese non ha mai vinto questo titolo in WWE. C’era riuscito in WCW ma gli fu ingiustamente revocato e da allora sognava di riconquistarlo. Il match forse non è tra i più belli di sempre di Wrestlemania, ma è sicuramente di quelli da rivedere più volte. Mai una sosta, mosse finali eseguite da tutti e su tutti, fino all’epilogo. Michaels finisce out fuori dal ring, Benoit imprigiona il campione nella Crippler Crossface; Triple H sembra poter toccare le corde, ma il canadese lo riporta a centro ring e lo fa cedere nel tripudio generale. Anche il pubblico voleva veder vincere Chris Benoit e lui finalmente ce l’ha fatta. Chris Benoit nuovo campione mondiale pesi massimi. Le vicende degli anni a venire (omicidio-suicidio, ndr) le lasciamo da parte. Qui parliamo dell’atleta e Benoit è stato un atleta formidabile. Quel titolo è strameritato.