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La diciannovesima edizione di Wrestlemania si svolge a Seattle ed è la prima con i due roster distinti, quello di Raw e quello di SmackDown, ciascuno con dei suoi titoli. E’ un evento particolare, ricco di ottimi match. Edizione sarà ricordata per Brock Lesnar, il più giovane di sempre a vincere un main event di questo ppv.

RISULTATI PRE-SHOW

  • Chief Morley/Lance Storm (c) battono Kane/Rob Van Dam e rimangono World Tag Team Champions

 

RISULTATI

  • Matt Hardy (c) batte Rey Mysterio e rimane WWE Cruiserweight Champion
  • Handicap match: The Undertaker batte Big Show & A-Train
  • Triple Treath match: Trish Stratus batte Victoria (c) e Jazz e diventa WWE Women’s Champion
  • Triple Treath Tag Team match: Team Angle [Charlie Haas/Shelton Benjamin] battono Los Guerreros [Eddie Guerrero/Chavo Guerrero] e Chris Benoit/Rhyno
  • Shawn Michaels batte Chris Jericho
  • Triple H (c) batte Booker T e rimane World Heavyweight Champion
  • Street Fight Hogan’s Career match: Hollywood Hulk Hogan batte Mr McMahon
  • The Rock batte Stone Cold Steve Austin
  • Brock Lesnar batte Kurt Angle (c) e diventa WWE Champion

 

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La serata vive di momenti molto emozionanti non solo di wrestling, ma anche di spettacolo. Tra questi segnaliamo l’esibizione live dei Limp Bizkit, che eseguono la theme song della serata. Ma anche i match non sono da meno, come ad esempio l’apertura dedicata ai pesi leggeri con Matt Hardy che si conferma campione battendo un comunque fantastico Rey Mysterio.

i Limp Bizkit si esibiscono dal vivo a Wrestlemania XIX

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Visto che nelle dieci occasioni precedenti tutti coloro che si erano opposti a The Undertaker avevano fallito nella loro missione di batterlo a Wrestlemania, la federazione pensa bene di opporgli stavolta ben due contendenti. In origine era in programma un match di coppia dove A-Train e il gigantesco Big Show avrebbero dovuto sfidare il team composto da The Undertaker e dalla giovane promessa (che rimarrà tale, ndr) Nathan Jones. Ma nel backstage, nel giorno stesso dell’evento, Nathan viene brutalmente attaccato, costringendo la compagnia a trasformare la sfida in un handicap match. Taker si ritrova, così, ad affrontare da solo i due avversari. Match in cui il ‘Big Evil’ ha il suo ben da fare per tener testa a ben due avversari e neanche così piccoli di stazza. Ma alla fine, Nathan Jones torna in azione e mette fuori causa Big Show, spianando la strada a Undertaker per il pin vincente su A-Train. Vince ancora lui e la ‘streak’ continua. Ora sono 11.

The Undertaker inarrestabile. Il suo undicesimo successo a Wrestlemania è in un Handicap match
The Undertaker inarrestabile. Il suo undicesimo successo a Wrestlemania è in un Handicap match

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Una bella faida, che sfocia in un bel match a Wrestlemania XIX, è quella tra Chris Jericho e Shawn Michaels. Tutto inizia nel dicembre 2002, quando ad Armageddon HBK perde il titolo mondiale pesi massimi contro Triple H e viene deriso da Jericho. La storia si ripete alla Royal Rumble, quando Y2J elimina Michaels, che però dopo lo distrae e causa l’eliminazione anche di Chris. I due sono ai ferri corti e Jericho minaccia di porre fine alla carriera di quello che una volta era il suo idolo. A Wrestlemania la resa dei conti. Ne viene fuori un match molto bello tra due wrestler agili e tecnici, oltre che imprevedibili. Momenti incredibili quando si ribaltano continuamente Roll-Up, o ancora quando Jericho, dopo essere andato a segno col suo Lionsault, riesce addirittura a eseguire la mossa finale del nemico, la Sweet Chin Music. HBK dal canto suo realizza manovre aeree incredibili e va a segno con una Sweet Chin Music tirata fuori dal nulla. Alla fine vince Shawn Michaels, grazie a un fortunato e furbo Roll-Up, ma HBK si congratula col rivale a fine incontro. Y2J lo abbraccia, ma poi gli rifila un colpo basso e se ne va via frustrato per la sconfitta.

Fase del bellissimo incontro tra Chris Jericho e Shawn Michaels
Fase del bellissimo incontro tra Chris Jericho e Shawn Michaels

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Con la divisione in brand ci sono due titoli mondiali. Uno per Raw e uno per SmackDown. Raw si prende il World Heavyweight Championship, che è il vecchio titolo mondiale WCW, ma con un albo d’oro a parte. Come già detto prima, da Armageddon, il campione è Triple H. Siccome il vincitore della Rumble lotta per l’altro titolo principale della federazione, l’avversario di Triple H esce da una Battle Royal indetta a Raw del 24 febbraio 2003 e la vince Booker T, ex campione WCW. Incontro pimpante, dove Triple H individua il punto debole di Booker nel ginocchio sinistro, su cui più volte insiste. L’ex stella della WCW mostra un grandissimo spirito combattivo, respingendo anche le interferenze di Ric Flair, ma non basta. ‘The Game’ pur soffrendo e uscendo malconcio dall’incontro, si aggiudica la sfida e conserva il titolo.

una fase del match per il World Heavyweight Championship tra il campione Triple H e Booker T
una fase del match per il titolo mondiale pesi massimi tra il campione Triple H e Booker T

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Un feud molto sentito è quello che mette di fronte il proprietario della compagnia, Mr McMahon, e la leggenda Hollywood Hulk Hogan. La rivalità esplode a No Way Out, dove Hogan sta per vincere il match della rivincita contro The Rock. Ma sul più bello si spengono le luci e quando si riaccendono Mr McMahon compare con una sedia, che passa a The Rock per colpire Hogan e vincere. McMahon giustifica la sua azione dicendo di odiare Hogan sia per aver lasciato la WWF per la WCW molti anni fa sia per aver testimoniato contro la WWF nel processo sullo scandalo steroidi (la realtà che si mischia con la storyline, ndr). A tal proposito Vince chiede a Hogan una sfida a Wrestlemania: uno street fight match con una particolare clausola; in caso di sconfitta Hulk dovrà ritirarsi. Il match che va in scena è una rissa selvaggia dove vediamo un McMahon particolarmente determinato a far fuori Hogan. Iconico il Leg Drop dalla cima di una scala. Ma tutto questo non basta. Come non basta neanche l’incredibile ritorno di Roddy Piper, che attacca Hogan. Come non basta neanche la sostituzione dell’arbitro con uno più vicino a Vince. Alla fine è ancora una volta Hogan a vincere, grazie a ben tre Leg Drop. La sua carriera continua (anche se in realtà lotterà da qui in poi sempre più raramente, ndr).

Hulk Hogan e Mr McMahon faccia a faccia prima del loro selvaggio street fight match

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Dopo qualche mese di assenza per impegni cinematografici (che da qui in poi si faranno sempre più numerosi, ndr), The Rock ha fatto il ritorno nella WWE. Dopo aver ribattuto Hogan a No Way Out e aver perso come ultimo eliminato la Battle Royal vinta da Booker T per decretare lo sfidante al titolo mondiale pesi massimi, il ‘People’s Champion’, nelle insolite vesti di ‘heel’, se la prende col rivale di sempre: Stone Cold Steve Austin. Tutto inizia quando la WWE elegge Austin come uomo del decennio della federazione e Rock si arrabbia; prosegue poi con il ‘Texas Rattlesnake’ che rammenta a Rocky delle due sconfitte nei main event di Wrestlemania XV e XSeven; e sfocia nell’interruzione con cui Austin fa perdere a The Rock un match apparentemente semplice contro The Hurricane. Si arriva, così, al terzo scontro tra i due a Wrestlemania. Stavolta, però, non nel main event, bensì appena prima. Match intenso come sempre. Di diverso c’è che è un match singolo e senza nulla in palio (negli altri due non c’erano squalifiche ed era in palio il titolo mondiale). Di diverso, infine, c’è anche l’esito. Stavolta vince The Rock, che si toglie una soddisfazione contro il suo rivale storico. Ma per vincere, il ‘People’s Champion’ deve sudare davvero tanto. Prima subisce la sua Rock Bottom, poi realizza la Stunner del rivale, prima di subirne una. Quindi vede Austin resistere al People’s Elbow e a ben tre Rock Bottom. Solo alla quarta The Rock ha la meglio. E’ questo l’ultimo match nella carriera di Stone Cold, che a fine incontro saluta il pubblico dalla rampa e si gode l’ovazione dei fan.

The Rock e Stone Cold Steve Austin nel loro ultimo faccia a faccia
The Rock e Stone Cold Steve Austin nel loro ultimo faccia a faccia

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E siamo al main event, che mette in palio l’altro titolo principale, quello del roster di SmackDown. Lo show blu si è accaparrato il titolo storico, il titolo WWE (che è la continuazione del titolo indiscusso WWE). Il campione è Kurt Angle che, ad Armageddon, ha sottratto la cintura a Big Show. La Royal Rumble viene vinta, invece, da Brock Lesnar, giovane in ascesa, che è giunto in WWE poco prima dell’estate 2002 e si è imposto con una striscia di vittorie impressionanti, anche contro avversari quotati (The Undertaker, The Rock, Hollywood Hulk Hogan, lo stesso Kurt Angle). Lesnar è già nella storia per essere diventato il più giovane campione WWE di sempre, dopo aver battuto The Rock a Summerslam. Brock a novembre ha perso il titolo a causa del tradimento del suo manager Paul Heyman, ma è rimasto con l’obiettivo ben chiaro ed è così diventato il più giovane vincitore di sempre della Royal Rumble. Facendo parte del roster di SmackDown diventa sfidante ufficiale al WWE Championship. Il match tra Brock Lesnar e Kurt Angle è davvero molto bello, tra i migliori mai visti in questo show. Grande tecnica da entrambe le parti. Due signori del Suplex. Incontro dove, tra l’altro, viene inserita la stipulazione speciale del passaggio di mano del titolo anche in caso di sconfitta per squalifica o per count-out del campione. Ma non ce ne sarà bisogno. L’incontro vive di bellezza propria. Momenti epici sono il clamoroso Belly to Belly Suplex di Angle che spedisce Lesnar al paletto, ma anche le due F-5 di ‘The Next Big Thing’ sul campione, a cui segue una Shooting Star Press clamorosamente sbagliata e da cui poteva derivare un infortunio molto serio. Alla fine, con un’altra F-5, Lesnar batte Angle, diventa campione WWE ed entra ancora nella storia come il più giovane di sempre a vincere un main event a Wrestlemania. Anche Kurt Angle, sconfitto, si congratula con lui. Con l’abbraccio tra i due si chiude questa bellissima edizione. 

Brock Lesnar celebrato anche dal suo rivale Kurt Angle. Entra nella storia per essere il più giovane a vincere il WWE Championship a Wrestlemania
Brock Lesnar celebrato anche dal suo rivale Kurt Angle. Entra nella storia per essere il più giovane a vincere il titolo WWE a Wrestlemania

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns