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Il First Union Center di Filadelfia, Pennsylvanya, è il teatro dell’edizione numero 15 di Wrestlemania. E’ ormai piena era Attitude, dove la violenza e le azioni proibite la fanno da padrone. Il main event mette di fronte due simboli assoluti di questo periodo: Stone Cold e The Rock.

RISULTATI PRE-SHOW

  • Jacqueline batte Ivory
  • Tag Team Battle Royal: D’Lo Brown/Test vincono e diventano #1 contender per il WWF World Tag Team Championship

 

RISULTATI

  • Triple Treath Hardcore match: Hardcore Holly batte Billy Gunn (c) e Al Snow e diventa WWF Hardcore Champion
  • Owen Hart/Jeff Jarrett (c) battono D’Lo Brown/Test e rimangono WWF World Tag Team Champions
  • Brawl for All match: Butterbean batte Bart Gunn [Vinny Pazienza special referee]
  • Mankind batte Big Show per squalifica e diventa special referee del main event
  • Four Corners Elimination match: Road Dogg (c) batte Ken Shamrock, Val Venis e Goldust e rimane WWF Intercontinental Champion
  • Kane batte Triple H per squalifica
  • Sable (c) batte Tori e rimane WWF Women’s Champion
  • Shane McMahon (c) batte X-Pac e rimane WWF European Champion
  • Hell in a Cell match: The Undertaker batte Big Boss Man
  • No Disqualification match: Stone Cold Steve Austin batte The Rock (c) e diventa WWF Champion

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Uno dei più divertenti passaggi della serata è certamente l’atto finale del Brawl For All. Nelle settimane precedenti Wrestlemania, la WWF ha organizzato un torneo chiamato Brawl For All, dove alcune superstar si sono sfidate in match non predeterminati, ma facendo sul serio in incontri con regole simili alla boxe. Il torneo viene vinto da Bart Gunn, che batte Bradshaw (il futuro JBL, ndr) in finale, guadagnandosi come ‘premio’ la sfida contro il pugile Butterbean a Wrestlemania. Ovviamente anche qui si fa sul serio e contro un pugile vero dura appena 35 secondi, il tempo di ricevere qualche colpo violentissimo. Con un gancio destro senza appello, Butterbean mette ko Bart e vince il match.

il pugile Butterbean mette ko in 35 secondi Bart Gunn nel Brawl For All match

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Altro passaggio della serata è il match tra Mankind e Big Show. In palio c’è per il vincitore la possibilità di essere l’arbitro speciale del main event della serata. La Corporation di Vince McMahon è rappresentata proprio da Big Show, che però commette il grave errore di colpire Mankind con una sedia, facendosi squalificare. Vince Mankind, che diventa arbitro speciale del main event. Non è una buona notizia per McMahon, che mai vorrebbe vedere il titolo WWF passare dalle mani del suo pupillo The Rock a quelle dell’acerrimo rivale Stone Cold Steve Austin. Così più tardi fa attaccare brutalmente Mankind, che rimane ko. Proprio Vince in un’intervista annuncia che sarà lui l’arbitro speciale del main event.

una fase del match tra Mankind e Big Show per decretare l’arbitro speciale del main event di Wrestlemania XV

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Tra gli altri match si segnala quello tra Kane e Triple H, che termina con la vittoria per squalifica della ‘Big Red Machine’, in seguito all’intervento di Chyna in favore di ‘The Game’. Da segnalare che prima del match si presenta nuovamente sul ring l’ex allenatore di baseball, Pete Rose, che come l’anno prima viene messo ko da Kane.

la sediata di Triple H a Kane, che costerà la squalifica a ‘The Game’ nel match

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The Undertaker è sempre più oscuro e crudele come personaggio. E’ diventato leader di una stable che si occupa di magia nera, denominata The Ministry of Darkness. Questa stable apre una faida con un’altra stable, la Corporation del proprietario Vince McMahon, che si propone di sconfiggere tutti i ribelli della WWF. Per l’occasione viene posto contro Undertaker a Wrestlemania XV l’enforcer della Corporation, ossia Big Boss Man. Ma si tratta di un incontro particolare: un Hell in a Cell match. Il ring è circondato da una gabbia, coperta anche alla sommità (a differenza dello steel cage match, ndr); si vince solo con uno schienamento o una sottomissione nel ring, ma si può anche uscire dalla gabbia e non sono previste squalifiche. Match violento, con il ‘Lord of Darkness’ che alla fine vince ancora per l’ottava volta a Wrestlemania e a fine incontro impicca l’avversario grazie all’aiuto dei suoi discepoli Gangrel, Edge e Christian. L’oscurità avvolge la Corporation.

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The Undertaker supera anche Big Boss Man in un Hell in a Cell. Wrestlemania sempre più sua

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Il main event per il titolo WWF mette di fronte due simboli del periodo a cavallo tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila, due eterni rivali: da una parte il campione WWF, The Rock, dall’altra Stone Cold Steve Austin. The Rock arriva con la cintura, dopo averla vinta, persa, rivinta, ripersa e ancora rivinta (dal novembre 1998 al febbraio 1999) in un feud contro Mankind. Rocky fa parte della Corporation ed è il principale componente della stable, pupillo di Vince McMahon. Dall’altra parte c’è Stone Cold, che è arrivato qui in modo particolarissimo. Alla Rumble è stato l’ultimo eliminato, proprio dal capo della Corporation e della federazione, Vince McMahon. Ma a St. Valentine’s Massacre la title-shot di McMahon viene messa in palio in un match proprio contro Austin, che quest’ultimo vince, strappando al chairman l’occasione di lottare per il titolo a Wrestlemania XV contro il suo fedelissimo The Rock. Per il grande match tra Austin e The Rock viene scelta la stipulazione del match senza squalifiche, dove tutto è concesso. Dopo le vicende accadute al povero Mankind, l’arbitro speciale annunciato è Vince McMahon, ma prima del match arriva il commissioner, Shawn Michaels, che dice di avere il potere di revocare gli arbitri e lo fa immediatamente. Incontro che parte, dunque, con un arbitro regolare, che non è McMahon, bandito dalla ringside area. La sfida tra il ‘Brahma Bull’ e il ‘Texas Rattlesnake’ è selvaggia. Si combatte molto anche in mezzo al pubblico. The Rock mette a segno la Rock Bottom, ma Austin resiste. Poi due arbitri vengono feriti: il primo fortuitamente, il secondo dallo stesso The Rock, dopo un conteggio a suo dire troppo lento. Quindi arriva la Stunner di Stone Cold, ma anche The Rock resiste. Anche il terzo arbitro finisce malmenato, stavolta dall’accorrente Vince McMahon, che interviene nel match a sostegno di The Rock. Ma ecco tornare anche Mankind, con la divisa da arbitro, che scaccia via Vince McMahon. Nuova Rock Bottom, ma poco dopo Stone Cold si riprende e, evitato il People’s Elbow, connette con la Stunner. E’ quella vincente. Steve Austin è di nuovo campione WWF e festeggia a fine match rifilando una Stunner anche a McMahon.

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una fase del match per il titolo WWF tra Stone Cold Steve Austin e The Rock

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns