La sesta edizione di Wrestlemania è la prima al di fuori dei confini statunitensi. Si va, infatti, in Canada e precisamente allo Sky Dome di Toronto. L’attesa è tutta per il main event, quello che mette di fronte i due grandi amici e beniamini del pubblico: Hulk Hogan e The Ultimate Warrior.
RISULTATI
- Rick Martel batte Koko B Ware
- Demolition [Ax/Smash] battono i The Colossal Connection [Andre The Giant/Haku] (c) e diventano WWF World Tag Team Champions
- Earthquake batte Hercules
- Brutus Beefcake batte Mr Perfect
- Roddy Piper v Bad News Brown: doppio countout
- The Hart Fundation [Bret Hart/Jim Neidhart] battono The Bolsheviks [Boris Zhukov/Nikolai Volkoff]
- The Barbarian batte Tito Santana
- Mixed Tag Team match: Dusty Rhodes/Sapphire battono Randy Savage/Sensational Sherri
- The Orient Express [Sato/Pat Tanaka] battono The Rockers [Shawn Michaels/Maty Jannetty] per countout
- Jim Duggan batte Dino Bravo
- Million Dollar Championship: Ted DiBiase batte Jake Roberts per countout
- Big Boss Man batte Akeem
- Rick Rude batte Jimmy Snuka
- Title v Title match: The Ultimate Warrior (c)^ batte Hulk Hogan (c) e diventa ‘unified’ WWF World Heavyweight and Intercontinental unified Champion
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La sesta edizione del ‘Grandaddy of them All’ è quella della Ultimate Challenge, la grande sfida tra due amatissimi dei fan come Hulk Hogan e Ultimate Warrior. Ma prima assistiamo anche ad altri match e momenti di intrattenimento, Certamente uno dei momenti più iconici è il grande ricongiungimento coi fan, con il suo turn face, di Andre The Giant. Il francese perde insieme al partner Haku dei Colossal Connection, i titoli di coppia, a vantaggio dei Demolition. Il manager Bobby ‘the Brain’ Heenan se la prende con lui, che risponde per le rime, ottenendo l’ovazione del pubblico. La sua carriera è ormai vicina al termine, ma prima di chiudere bisognava tornare a essere amato dalla gente.
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Seguono altri match: il doppio countout tra Roddy Piper e Bad News Brown; gli Hart Foundation che consolidano il loro ruolo nella categoria tag team, battendo i Bolsheviks; gli Orient Express e i Rockers, che fanno le prove generali per il grande match che metteranno in scena un anno dopo alla Royal Rumble; ‘Macho Man’ Randy Savage che fa coppia con la partner Sherri in un match a coppie miste contro il leggendario Dusty Rhodes e Sapphire. Qui Dusty sorprende Savage facendo arrivare a bordo ring a suo sostegno la sua ex compagna, Elizabeth.
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Ma soprattutto il match tra Ted DiBiase e Jake ‘the Snake’ Roberts, in cui il primo conferma a sé il Million Dollar Championship grazie a una vittoria per countout.
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E ora, il main event. Per la prima volta nella storia un match tra due ‘face’, ossia due beniamini del pubblico. Da una parte c’è il solito Hulk Hogan, che dalla scorsa Wrestlemania è il campione WWF. Dall’altra c’è The Ultimate Warrior, il guerriero proveniente dal mondo degli spiriti e campione intercontinentale. Hogan e Warrior sono amici e entrambi sono amatissimi dalla folla. Se Hogan è il supereroe affermato e che si è già tolto tante soddisfazioni in carriera, Warrior è all’apice della sua ascesa e vuole coronare il momento col massimo alloro. Il primo scontro tra i due si ha durante la Royal Rumble. Dopo aver fatto piazza pulita degli avversari, Hogan e Warrior si ritrovano soli sul ring e sono costretti a fronteggiarsi, equivalendosi. Il pubblico è in visibilio. E’ la prova generale. Lo scontro si ferma a causa degli ingressi di altri atleti, ma Hogan (che andrà poi a vincere) causa fortuitamente l’eliminazione di Warrior. Nelle settimane successive più volte i due provano ad aiutarsi in match di coppia, ma commettono errori con cui fortuitamente si mettono in difficoltà. La faida tra i due, comunque, si svolge nel più totale rispetto reciproco e si arriva al main event di Wrestlemania VI che è un Title vs Title match. Un incontro in cui sono in palio entrambi i titoli detenuti dai due contendenti: chi vince si prende tutto, chi perde rimane col classico ‘pugno di mosche’ in mano. Match sensazionale. Non tanto a livello tecnico, essendo entrambi molto limitati, ma per l’atmosfera che si respira. Il pubblico acclama entrambi e si emoziona quando i due si equivalgono nelle prime prove di forza (come la Handlock). L’equilibrio regna sovrano. Si alternano momenti di dominio di Warrior a momenti di dominio di Hogan. Quando il campione intercontinentale, però, riesce a connettere col suo Big Splash dopo la classica raffica di Clothesline, sembra decisamente finita. Ma Hogan non ‘muore’ mai e reagisce colpendo ancora il suo rivale a più riprese. Tutto sembra risolversi col classico finale alla Hogan: prima il Big Boot e poi il Leg Dop of Doom. Ma qui ecco il colpo di scena: Warrior si sposta e Hogan effettua la sua mossa finale a vuoto, il guerriero ne approfitta e connette col Big Splash, che stavolta vale la vittoria. The Ultimate Warrior è il nuovo campione WWF (oltre a confermarsi anche come campione intercontinentale). Unifica i due titoli principali. Almeno per una sera, visto che il titolo intercontinentale, a dire il vero, dovrà cederlo subito visto che all’epoca vige la regola che vieta di possedere due cinture. Ma tornando al main event, il momento epico e sportivamente bellissimo è quando Hulk Hogan esce dal ring per prendere la cintura di campione WWF e poi risale sul quadrato per consegnarla all’amico, che lo abbraccia. Face vs Face fino alla fine. Per molti questo gesto è un passaggio di consegne, forse la fine dell’Hulkamania o comunque la fine di una certa era del wrestling. Non sarà esattamente così, visto che Hogan ancora per qualche anno sarà al top, ma è sicuramente uno spartiacque tra una certa era del wrestling (basata più sulle gimmick e sui personaggi) e un’altra (fondata più sullo stile di lotta).