Dopo il grande successo dell’edizione precedente, Wrestlemania torna per la seconda edizione nel 1986 e viene svolta in ben tre location. I primi quattro match si disputano a Uniondale, altri quattro a Rosemont e gli ultimi quattro, compreso il main event, vanno in scena a Los Angeles. Sono gli anni di Hulk Hogan e dell’Hulkamania, che segnano anche l’edizione di Wrestlemania 2.
RISULTATI
- Paul Orndorff v The Magnificent Muraco: doppio countout
- Randy Savage (c) batte George Steele e rimane WWF Intercontinental Champion
- Jake Roberts batte George Wells
- Boxe match: Mr T batte Roddy Piper per squalifica
- The Fabulous Moolah (c) batte Velvet McIntyre e rimane WWF Women’s Champion
- Flag match: Corporal Kirschner batte Nikolai Volkoff
- 20 Men Battle Royal: Andre The Giant vince
- The British Bulldogs [Davey Boy Smith/Dynamite Kid] battono The Dream Team [Greg Valentine/Brutus Beefcake] (c) e diventano WWF World Tag Team Champions
- Ricky Stemboat batte Hercules Hernandez
- Adrian Adonis batte Uncle Elmer
- Terry Funk & Hoss Funk battono Junkyard Dog & Tito Santana
- Steel Cage match: Hulk Hogan (c) batte King Kong Bundy e rimane WWF World Heavyweight Champion
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La seconda edizione è aperta da un altro grande della musica internazionale: Ray Charles, che canta ‘America the Beautiful’.
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Tra i match si segnala la vittoria di Jake ‘the Snake’ Roberts, che a fine match strangola lo sconfitto, George Wells, col suo pitone, Damien. O anche il flag match vinto dall’americanissimo Corporal Kirschner contro il sovietico Nikolai Volkoff. Alcune icone del tempo si confermano campioni. E’ il caso di ‘Macho Man’ Randy Savage che batte George ‘the Animal’ Steele e rimane campione intercontinentale o di The Fabulous Moolah, che rimane campionessa femminile dopo aver battuto Velvet McIntyre.
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Ma ci sono anche momenti di spettacolo puro. L’attore Mr T torna ancora allo ‘Showcase of Immortals’ per affrontare Roddy Piper in un match di boxe. Incontro che dopo cinque round termina per squalifica, quando ‘Rowdy’ la butta in rissa, schiantando al tappeto Mr T con una Bodyslam.
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Tra le grandi star vediamo anche il celebre artista heavy metal, Ozzy Osbourne, presenziare a bordo ring a sostegno dei British Bulldogs contro il Dream Team, nel match in cui i britannici diventano campioni di coppia.
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C’è spazio anche per l’ennesimo trionfo di Andre The Giant. Il gigante francese domina una battle royal dove prendono parte sia superstar della WWF sia atleti provenienti dal mondo della NFL. Gli ultimi a cedere sono Jim Neidhart e Bret Hart della Hart Foundation, ma nessuno può fermare Andre The Giant.
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Il main event è per la prima volta nella storia di Wrestlemania un match in cui viene messo in palio il titolo principale, il titolo WWF. Da quasi due anni esso è nelle mani di Hulk Hogan, l’uomo del momento, il più amato, il supereroe. Ma sulla sua strada si è messo di mezzo un gigante che minaccia di porre fine all’Hulkamania: King Kong Bundy. Quest’ultimo, dopo un match tra Hogan e Magnificent Muraco, attacca il campione, ferendolo gravemente. Per la resa dei conti l’appuntamento non può che essere Wrestlemania 2, ma la cintura non viene messa in palio in un match semplice, bensì in uno Steel Cage match. Il ring è circondato da una gabbia e per vincere bisogna uscire o aprendo la porta della gabbia oppure scavalcandola. Il campione si presenta acclamatissimo, ma anche ferito e con un’ampia fasciatura intorno alla schiena. Bundy vuole vincere, ma dimostra anche evidenti limiti nelle proprie capacità di lotta. Il culmine si ha quando Hogan riesce a sollevare il rivale e a infliggergli il Leg Drop of Doom. Quindi prova a scavalcare la gabbia: Bundy si rialza e lo ostacola, ma viene ancora scaraventato al tappeto. Hogan esce e vince il match. La sua cintura è ancora ben salda in vita. L’Hulkamania vive ancora.