La Royal Rumble del 1997 si disputa in Texas, a San Antonio ed è sicuramente una rissa reale di tutto rispetto. Si consacra la stella di Stone Cold Steve Austin, ma sono tante le star che vi prendono parte.
Kick-off
- Mascarita Sagrada jr/La Parkita battono Mini Mankind/Mini Vader
Main show
- Hunter Hearst Helmsley (c) batte Goldust e rimane WWF Intercontinental Champion
- Ahmed Johnson batte Faarooq
- Vader batte The Undertaker
- Hector Garza/Perro Aguayo/Canek battono Jerry Estrada/Heavy Metal/Fuerza Guerrera in un six-men tag team match
- Stone Cold Steve Austin vince (entrata n. 5) il Royal Rumble match diventa #1 contender per il WWF World Heavyweight Championship a Wrestlemania 13 – Altri partecipanti in ordine di eliminazione: Fake Razor Ramon (3), Ahmed Johnson (2), Crush (1), Phineas Godwinn (4), Bart Gunn (6), Jake Roberts (7), The Sultan (10), The British Bulldog (8), Cibernetico (15), Pierroth (9), Mil Mascaras (11), HHH (12), Goldust (14), Latin Lover (17), Faarooq (18), Marc Mero (16), Owen Hart (13), Savio Vega (19), Jesse James (20), Jerry Lawler (22), Flash Funk (27), Henry Godwinn (29), Rocky Maivia (25), Terry Funk (24), Mankind (26), Vader (28), The Undertaker (30), Fake Diesel (23), Bret Hart (21)
- Shawn Michaels batte Sycho Sid (c) e diventa WWF World Heavyweight Champion
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Lo starpower della Royal Rumble 1997 è straordinario. Se da un lato delle vecchie glorie è rimasto poco, essendo quasi tutte passate alla WCW, è la nuova generazione WWF a tenere banco. Ne viene fuori una rissa reale molto bella. I primi due ad aprire la contesa sono Crush e Ahmed Johnson. C’è spazio anche per un falso Razor Ramon (quello vero è passato alla WCW ed è Scott Hall). Il quinto ingresso è quello di Stone Cold Steve Austin, un wrestler molto grezzo che già si sta facendo conoscere nella federazione anche per il suo incredibile carisma. Altro ingresso boom è British Bulldog, ottavo. Il dodicesimo è il sempre più affermato HHH, che ora è anche campione intercontinentale. A lui segue Owen Hart. In questa fase è comunque Steve Austin a dominare la scena a suon di eliminazioni. Il favorito è, però, Bret Hart, che entra come ventunesimo. Due ingressi dopo entra un altro fake, il falso Diesel. Quello vero è nella WCW e si chiama Kevin Nash, quello fasullo è interpretato dal futuro Kane. Dal ventiquattresimo in poi è puro spettacolo. Si parte con l’aggressivo Terry Funk; quindi il giovanissimo Rocky Maivia, che presto molti conosceranno come The Rock; poi il ‘senza regole’ Mankind, uno dei più grandi hardcore wrestler mai visti; quindi Vader; e per concludere, ultimo a entrare, The Undertaker. Nella fase clou Mankind elimina sia Terry Funk che Rocky Maivia, ma viene scaraventato anche lui fuori da Undertaker. Rimangono in cinque: Undertaker, Vader, Bret Hart, il falso Diesel e l’iron man della serata Stone Cold. Subito dopo l’eliminazione di Mankind, scoppia una rissa fuori dal ring tra quest’ultimo e Terry Funk. Gli arbitri sono tutti distratti per sedarla e si perdono Bret Hart che elimina Austin. Stone Cold lo capisce e rientra subito nel ring, in tempo per eliminare Vader e Undertaker. Questa volta gli arbitri vedono tutto. Contemporaneamente Hart fa fuori il falso Diesel. Rimangono solo Bret Hart e Steve Austin. Ma ‘The Hitman’ non guarda neanche l’avversario, che ricorda di aver eliminato, ed esulta, sicuro di aver vinto al Rumble. Austin ne approfitta e lo butta fuori. La sua eliminazione non l’aveva vista nessuno e così è lui a vincere la rissa reale per la prima volta e alla sua prima partecipazione. La vittoria è certamente ‘sporca’, ma a conti fatti meritata. Infatti Stone Cold è stato l’iron man con i suoi 45 minuti sul ring ed è stato anche quello che ne ha eliminati di più, cacciandone fuori ben dieci. Presenza lampo della serata è Jerry Lawler, per soli quattro secondi. Austin si guadagna la sfida per il titolo WWF a Wrestlemania 13, ma in realtà sfrutterà la sua title-shot molto prima. Infatti l’infortunio di Shawn Michaels comporterà la resa vacante del titolo, che verrà messo in palio nel ppv che precederà Wrestlemania, in un match a quattro in cui prenderà parte anche Austin, senza vincere.
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Il titolo WWF è passato nelle mani di Sycho Sid, che lo mette in palio nel main event contro una stella assoluta della federazione, Shawn Michaels. Il match per HBK è una rivincita di quello delle Survivor Series, dove aveva perso il titolo proprio contro Sid. Il colosso biondo si arrende alla Sweet Chin Music di Shawn, che torna campione WWF. Il suo regno, però, dura pochissimo. Proprio in questo match si infortuna e ben presto rende vacante il titolo. Ironia della sorte, nel main event di Wrestlemania 13 non ci saranno né il vincitore della rissa reale né il campione uscito dalla Rumble.