Edizione particolarmente bella quella della Royal Rumble del 1991, che si disputa a Miami. Non solo per il Rumble match, che per la prima volta mette in palio la title-shot per il titolo mondiale a Wrestlemania, ma stavolta anche per la parte rimanente della card.
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RISULTATI
- The Rockers [Shawn Michaels/Marty Jannetty] battono The Orient Express [Kato/Tanaka]
- Big Boss Man batte Barbarian
- Sgt Slaughter batte The Ultimate Warrior (c) e diventa WWF World Heavyweight Champion
- The Mountie batte Koko B Ware
- Ted DiBiase/Virgil battono Dusty Rhodes/Dustin Rhodes
- Hulk Hogan (entrata n. 24) vince il Royal Rumble match – Altri partecipanti in ordine di eliminazione: [non partecipa per forfait Randy Savage (18)], Dino Bravo (2), Saba Simba (7), Paul Roma (4), Bret Hart (1), Buschwacker Butch (8), Jake Roberts (9), The Texas Tornado (5), Jimmy Snuka (13), Randy Savage (18), The Undertaker (12), Hawk (16), Animal (19), Jim Duggan (21), Smash (15), Greg Valentine (3), Tito Santana (11), Bushwacker Luke (27), Hercules (10), Ax (20), The Warlord (29), Shane Douglas (17), Tugboat (30), Mr Perfect (23), Jim Neidhart (26), Haku (25), Rick Martel (6), Davey Boy Smith (16), Brian Knobbs (28), Earthquake (22)
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Lo show regala un divertente e avvincente match di coppia in avvio. Tanaka e Kato degli Orient Express sfidano i Rockers, Shawn Michaels e Marty Jannetty, in una sfida ricca di mosse aeree e molto tecniche. Alla fine la spuntano i Rockers, ma colpisce l’inizio bomba dell’evento.
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Per la prima volta in questo ppv viene difeso il titolo WWF. The Ultimate Warrior è campione da quasi un anno, da quando in un’epico match a Wrestlemania VI ha sconfitto Hulk Hogan. Da tempo si è aperta una faida con Randy Savage, smanioso di tornare a indossare quella cintura che gli manca dal 1989. Ma alla Rumble lo sfidante è Sgt Slaughter, un vecchio soldato tornato negli Stati Uniti dalla Guerra del Golfo, ma che lì ha iniziato a simpatizzare per il governo dell’Iraq e che sfida la sua patria sventolando la bandiera irachena. Warrior sembra potercela fare, ma è decisivo l’ingresso di Savage, che colpisce col suo scettro il campione. Warrior è stordito e per Slaughter è un gioco da ragazzi schienarlo. La WWF ha un nuovo campione, non certo amatissimo. A fine match The Ultimate Warrior si disinteressa totalmente del titolo perso e corre a cercare ‘Macho Man’ nel backstage.
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Ma veniamo alla Rumble. Come un anno prima è già dall’ingresso numero uno che si fa sul serio: Bret Hart apre le danze. Anche stavolta sono tantissime le stelle: Greg Valentine, Tito Santana, Jake Roberts, Jimmy Snuka, i Demolition, i Legion of Doom, gli appena divisi Natural Disasters (con Typhoon che ora si fa chiamare Tugboat e si veste da marinaio), Mr Perfect. A causa dell’attacco subito da Warrior nel backstage (preludio al loro match di Wrestlemania, ndr), è costretto a dare forfait Randy Savage. Esordio assoluto per una futura stella di questo sport, The Undertaker, che farà una bella figura, prima di essere eliminato dai Legion of Doom. Ma ancora una volta chi recita la parte del protagonista assoluto è Hulk Hogan. Dopo una lunga serie di eliminazioni, la resa dei conti è tra Hogan e Earthquake. L’ex Natural Disaster sembra essere sul punto di demolire uno stremato Hulk Hogan. Ma, come aveva abituato da tempo i suoi fan, Hogan si rialza quando tutto sembra finito e alla fine elimina Earthquake, vincendo ancora una volta la Rumble e divenendo il primo in assoluto a vincerla per più di una volta. Hulk Hogan festeggia con la bandiera americana, lanciando fin da subito la sfida al titolo WWF di Sgt Slaughter per Wrestlemania VII. Un match che vale più della cintura perché Slaughter contro Hogan sarà anche Iraq contro Usa. La palma di ‘iron man’ va al bravo Rick Martel, che mette il nuovo record, rimanendo sul ring per oltre 52 minuti. Solo quattro secondi dura la Rumble di Luke dei Bushwacker. Hogan ancora re delle eliminazioni: ben sette.